Messaggi profetici di Luisa Piccarreta, la mistica che parlava con Gesù

Il viaggio con Gesù

In una visione, scrive Luisa:
« …Il benedetto Gesù mi ha trasportata in una città, dove erano tante le colpe che si commettevano, che usciva come una nebbia densissima, puzzolente, che s’innalzava verso il cielo. Dal cielo scendeva un’altra nebbia folta e dentro vi stavano condensati tanti castighi, che pareva che fossero bastanti a sterminare questa città, onde io ho detto: “Signore, dove ci troviamo? Che parti sono queste?”

In un istante ho visto il macello che ne succedeva, e pareva che il Vaticano ricevesse parte delle scosse. Non erano risparmiati neppure i Sacerdoti. Perciò tutta costernata ho detto: “Mio Signore, risparmia la tua prediletta città, tanti Ministri tuoi, il Papa. Oh, quanto volentieri ti offro me stessa a soffrire i loro tormenti, purché li risparmi” » (Vol. 4°, 10-10-1900)

Sacerdoti sono tenebre
In un’altra visione parla di degrado dei sacerdoti:
« …In un batter d’occhio ho visto le tante miserie umane, l’avvilimento e spogliamento della Chiesa, lo stesso degrado dei Sacerdoti, che invece di essere luce per i popoli, sono tenebre. Onde tutta amareggiata da questa vista ho detto: “Santissimo Iddio, date la pace alla Chiesa, fatele restituire ciò che le hanno tolto, non permettete che i cattivi ridano alle spalle dei buoni”. E mentre ciò dicevo le Divine Persone hanno detto: “Sono arcani di Dio incomprensibili” ». (Vol. 4°, 13-11-1900)

I nemici della Chiesa
« …Questa mattina il mio adorabile Gesù è venuto e mi ha trasportata fuori di me stessa. Mi pareva che fosse Roma. Quanti spettacoli si vedevano in tutte le classi di persone! Fin nel Vaticano si vedevano cose che facevano ribrezzo. Che dire poi dei nemici della Chiesa?

Come si rodono di rabbia contro di essa, quante stragi vanno macchinando, ma non possono effettuarle perché Nostro Signore li tiene come legati ancora. Ma quello che più mi ha fatto spavento è che vedevo il mio amore Gesù quasi in atto di dar loro la libertà ».

I castighi
« Chi può dire quanto sono rimasta costernata? Onde, vedendo Gesù la mia costernazione mi ha detto: “Figlia, sono assolutamente necessari i castighi. In tutte le classi è entrato il marciume e la cancrena, quindi è necessario il ferro e il fuoco per fare che non periscano tutti; perciò questa è l’ultima volta che ti dico di conformarti al mio Volere, ed Io ti prometto di risparmiare in parte”. (Vol. 4°, 22-03-1901) ».

Ora pareva che mi diceva: 
"Figlia diletta mia, voglio farti sapere l'ordine della mia Provvidenza. Nel corso di ogni duemila anni ho rinnovato il mondo: nei primi duemila lo rinnovai col Diluvio; nei secondi duemila lo rinnovai con la mia venuta sulla terra, in cui manifestai la mia Umanità, dalla quale, come come da tante fessure, traluceva la mia Divinità, e i buoni e gli stessi Santi dei seguenti duemila anni sono vissuti dei frutti della mia Umanità e come leccando hanno goduto della mia Divinità. Ora siamo circa alla fine del terzo duemila, e ci sarà una terza rinnovazione, ecco pertanto lo scompiglio generale: non è altro che il preparativo alla terza rinnovazione.

E se nella seconda rinnovazione manifestai ciò che faceva e soffriva la mia Umanità e pochissimo ciò che operava la mia Divinità, ora, in questa terza rinnovazione, dopo che la terra sarà purgata e distrutta in gran parte la generazione presente, sarò ancora più largo con le creature e compirò la rinnovazione col manifestare ciò che faceva la mia Divinità nella mia Umanità, come agiva il mio volere Divino col mio volere umano, come tutto restava concatenato in me e come tutto io facevo e rifacevo, e anche ogni pensiero di ciascuna cratura era rifatto da me e suggellato col mio Volere Divino .

Ed ecco un'altra visione di Luisa Piccarreta
« ...Ora, mentre ciò dicevo, mi sono trovata fuori di me stessa, in braccio ad un Sacerdote; però, mentre la persona pareva Sacerdote, la voce mi sembrava di Gesù; e questi mi ha detto: "Faremo una via lunghissima; sii attenta a quello che vedi". E camminavamo senza toccare la terra; però prima io portavo Lui in braccio, ma siccome m'inseguiva un cane, come se mi volesse mordere, io avevo paura. Perciò, per togliermi la paura, abbiamo cambiato posizione: Lui portava me. Ed io Gli ho detto: -"Perchè non lo avete fatto prima? Mi avete fatto prendere tanta paura ed io non Vi dicevo nulla, perchè credevo che fosse necessario che Vi portassi io. Ora sono contenta, che essendo io portata in braccio non mi potrà fare più nulla..." Ed io dicevo: "Quanta altra via ci resta?" E Lui: "ALTRE 100 MIGLIA". Poi, domandato di nuovo, ha detto: "ALTRE 30", e così, finchè siamo giunti IN CITTA'... Ed ora, chi può dire ciò che lungo la via si vedeva? Dove paesi ridotti ad un mucchio di pietre, dove luoghi allagati e paesi sommersi dalle acque, dove straripavano i mari, dove i fiumi, dove si aprivano voragini di fuoco... Mi sembrava che tutti gli elementi si mettevano d'accordo tra loro per nuocere alle umane generazioni e formavano sepolture per seppellirle.

Quello che si vedeva di più lungo la via e che più metteva spavento e raccapriccio era il vedere i mali delle creature. Tutto era tenebre che uscivano da loro, ma tenebre fitte, accompagnate da un'afa marcia e velenosa; erano tante le tenebre, che molte volte non si poteva discernere che punto fosse. Tutto sembrava finzione, doppiezza, e se qualche bene vi era, era tutto superficiale ed apparente, ma dentro covavano i vizi più brutti e ordinavano le trame più insidiose, da dispiacere maggiormente il Signore, più che se apertamente facessero il male; e questo in tutte le classi di persone, che è tarlo che rode tutta la radice del bene. In altri punti si vedevano rivoluzioni, uccidere le persone a tradimento... Ma chi può dire tutto ciò che si vedeva? Onde io, stanca di vedere tanti mali, ripetevo spesso: "E quando finiremo questa lunga via?". E Quello che mi portava, tutto pensoso, rispondeva: "Un altro poco, non hai visto tutto ancora"... (vol. 16°,22 Marzo 1924) ».

Nel secondo messaggio Gesù si mostra a Luisa nelle sembianze di un sacerdote, dal momento che lei è un'anima vittima. Nell'ufficio nuovo a cui il Signore la chiama, lei deve ripercorrere la lunga e faticosa strada che tutti i giusti e i santi hanno dovuto percorrere: la lunga via di tutti i secoli. Ma lei deve percorrere, non solo la strada di qualcuno, ma di tutti. E la va percorrendo come tutti l'hanno percorsa: al passo suo, essendo lei protagonista del cammino, benchè portando Gesù in sè... Il cane rappresenta il demonio, che però non può più farle del male quando invertono la posizione, cioè, quando è Gesù che cammina portando lei in braccio. In questa semplice immagine sta la novità straordinaria che il Signore le affida: lei è felice di essere portata da Gesù.

“Ho passato una notte e un giorno inquieta. Fin da principio mi sentivo uscire fuori di me stessa, senza che potessi trovare il mio adorabile Gesù; non vedevo altro che cose che mi facevano terrore e spavento. Vedevo che nell’Italia si alzava un fuoco e un altro si era alzato nella Cina, che a poco a poco, unendosi insieme, si confondevano in uno solo… Vedevo una sommossa, un tumulto, un uccidere gente.” (30 Luglio 1900).

“Figlia mia – è Gesù che parla – i castighi che sto mandando sono niente ancora, a confronto di quelli che stanno preparati. … E mentre ciò diceva, innanzi a me vedevo tante persone infettate da malori contagiosi, che morivano.” (3 Luglio 1900).